Come i coworking sono diventati la destinazione ideale — per lavorare e bere ottimi caffè
Credits: Claudia Zalla - Studio Testo; artwork @Simone BrillarelliDa piccolo spazio di San Francisco a fenomeno globale che incontra anche le caffetterie. Gli spazi più curiosi nel mondo e quelli da non perdere, facilmente raggiungibili, consigliati da noi.
Là dove c’era un piccolo loft, in una strada secondaria di San Francisco, ora c’è la prima stanza in cui è nato quello che oggi definiamo coworking. Correva l’anno 2005. Un certo Brad Neuberg, ingegnere informatico, sentiva l’esigenza di trovare uno spazio condiviso per incoraggiare lo scambio di idee tra le persone e lavorare in un’atmosfera informale.
Qualche sedia, alcuni tavoli e una tazza di caffè hanno dato vita così al San Francisco Coworking Space.
La notizia si è diffusa rapidamente, l’idea geniale viene copiata ovunque e presto serviranno spazi più grandi e condivisi per professionisti, freelance, sviluppatori di startup e così via.
Coworking incredibili in giro per il mondo
Nascono e si miscelano in giro per il mondo i luoghi più strani e originali, che offrono spazi per il lavoro condiviso, ognuno con una storia da raccontare. Il più grande in Europa si trova a Parigi, in una vecchia stazione di 34mila metri quadri dove sono passati Facebook, Google o giovani creativi che qui, a Station F, hanno dato il via a startup innovative.
A Lisbona esiste il Village Underground, ricavato da due autobus vintage e quattordici container con una serie di spazi dedicati al coworking e ad eventi multiculturali. Girando per i coworking di Bangkok si può inciampare tra i nap caves, comodi spazi in cui fare un riposino tra una call e l’altra (NapLab, cercare per credere).
Si può fare coworking addirittura in riva al mare nel caso di Koh Phangan, una delle più belle spiagge tailandesi: il BeacHub offre sole, brezza marina, fibra ottica super veloce, scrivanie condivise in open space e accesso alla spiaggia. Si può lavorare insieme ad altri professionisti giorno e notte, come a New York, in una vera giungla urbana aperta 24h (The Farm SoHo a Broadway). E questi sono solo alcuni esempi.
Spazi di lavoro e caffè: i nostri consigli in Italia
A rendere speciale uno spazio per il coworking è sicuramente il luogo: originale, ma anche accogliente e vivo. Ecco perché il fenomeno ha contagiato presto anche le caffetterie, che si rivelano risorse preziose per i freelance o per chi è in viaggio alla scoperta di una città, in cerca di una scrivania, una connessione internet e un buon caffè. Ecco allora una serie di caffetterie facilmente raggiungibili, segnalate da noi, da non perdere assolutamente e adatte per il coworking.
Si comincia da Milano. Nel cuore di Porta Romana, YellowSquare (Via S. Lattuada 14) è un hub internazionale dove chi viaggia può fermarsi a dormire e chi cerca uno spazio vivace può fermarsi per lavorare, creare connessioni, fare incontri interessanti. Nella grande piazza interna del locale o nel cortile esterno, poi, ci si può sempre fermare un momento per un buon caffè.
Un ambiente internazionale è anche quello che si respira nei pressi di Santeria, un bistrot pieno di insegne vintage e con un giardino fiorito in cui sostare per una pausa caffè. Uno spazio di condivisione a Milano est (Via Palladini 8) in cui al primo piano, sopra il bar, si può fare coworking a prezzi modici. L’ambiente è stimolante e immerso nel contesto del locale, tra concertini, mostre, eventi e tutto quello che occorre per concludere al meglio una giornata di lavoro.
Tra i nostri consigli c’è anche Combo. A raccontarcelo è Fabrizia, una delle sue protagoniste: “Siamo un punto di incontro fra locali e viaggiatori, un luogo aperto e dinamico per curiosi di ogni genere in cui scoprire e celebrare la condivisione. Combo nasce all’interno di edifici con una storia da raccontare nei quartieri più vivi e autentici delle principali città italiane”. A Milano, infatti, si trova in una casa di ringhiera sui Navigli, dove c’è un ostello, un bar, un ristorante, una miscela di spazi interni ed esterni pieni di creatività, compresi quelli adatti per il coworking (Ripa di Porta Ticinese 83).
A Torino, Combo è all’interno dell’antica caserma dei pompieri di Porta Palazzo, uno spazio incredibile che ora è il salotto in cui la città incontra il mondo, qui per lavorare, per riposare o anche solo per sorseggiare un buon caffè (Corso Regina Margherita 128). A Venezia, ancora, Combo ha scelto la sua casa a pochi passi dal Rialto e dallo storico mercato del pesce, all’ex Convento dei Crociferi, dove si incontrano artisti, studenti, viaggiatori, freelance.
Da Venezia a Bologna. Combo si trova anche qui, nel quartiere Bolognina, immerso nel verde e circondato da universitari e giovani creativi. Un altro nostro consiglio in questa città si chiama Scuderia: si definisce “Future Food Urban CooLab” e si trova nei pressi di Piazza Verdi, dove passano studenti e professionisti o giovani startupper in cerca di un confronto.
Oppure ci spostiamo a Roma: il Caffè Letterario di Via Ostiense è sempre una grande certezza, per lavorare in compagnia o assistere a una mostra in mezzo ai suoi scaffali di libri infiniti, magari prima di un concerto di musica jazz.
A Milano e nel resto del mondo, infine, non si può non citare WeWork. L’azienda, tra le prime, è nata qualche anno fa a New York e in poco tempo si è diffusa in tutti i continenti (solo a Milano si contano cinque sedi). Un successo che si deve ai suoi ambienti in cui persone e aziende possono incontrarsi per lavorare al meglio e dov’è possibile fermarsi un momento davanti a un caffè.