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Tendenza mocktail (anche al caffè): bere analcolico è sempre più trendy

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I mocktail sono un trend su TikTok, ma anche al bar. Lo conferma Camila Falcón, bar manager del Battistero di Siena, che prevede il successo del suo Coffee Tonic in cold brew con un tocco speziato

Per i pochissimi che non lo sapessero, bisogna prima rispondere alla domanda: cos’è un mocktail? È un cocktail, ovvero una bevanda miscelata, ma ha una specifica caratteristica: essere a zero alcol. Rispondendo a una tendenza sempre più diffusa, quella di ordinare un analcolico al bar.
Un trend che emerge prepotentemente anche dai social: solo su TikTok sono più di 200mila, oggi, i video a tema mocktail e mocktail al caffè. Caffè che, per la sua versatilità e per il suo potenziale aromatico, diventa un ingrediente chiave nella miscelazione e si fa protagonista di momenti da condividere anche all’ora dell’aperitivo o del dopo cena.

La “tendenza zero alcol” del momento sta conquistando chiunque, bere analcolico è sempre più trendy, dal mocktail dell’aperitivo con gli amici a quello della buonanotte prima di andare a dormire. Lo conferma, ad esempio, il successo social e impressionante dello Sleepy Girl Mocktail: un drink con più di cento milioni di visualizzazioni che si prepara sciogliendo un cucchiaio di magnesio in un bicchiere di seltz e succo di amarena. Questo miscelato sta spopolando come nuova camomilla per dormire, appunto, ma più “cool”, anche grazie all’endorsement di alcune influencer statunitensi popolarissime, che garantiscono di aver dormito il miglior sonno della loro vita, dopo aver sorseggiato un mocktail.

Tendenza mocktail: perché il caffè fa la differenza

La popolarità del drink analcolico non è solo sui social, ma è confermata sul campo, anche in Italia, da Camila Falcón, barlady di origini argentine, alla guida del bancone del Battistero Bistrot di Siena, locale polifunzionale dove si può bere e mangiare a tutte le ore del giorno, proprio sotto al Duomo. “Oggi capita sempre più spesso che all’ora dell’aperitivo ci chiedano più mocktail che cocktail”, dice Camila. Che racconta a The Blender la sua storia: arriva dal mondo della pasticceria ma ha militato anche in ristoranti stellati. Grazie a queste esperienze molto diverse ha avuto la possibilità di confrontarsi con chef e bartender importanti, arrivando a una conclusione: sono tanti gli ingredienti – caffè compreso – e le tecniche che tutti questi mondi hanno in comune. Continua: “Ho scelto di portare nella miscelazione quello che avevo imparato, in termini di conoscenze di base, senso estetico e padronanza degli ingredienti. E il caffè è uno dei principali ingredienti che giocano in parallelo in tutti questi mondi: dal bar alla cucina, dalla pasticceria alla miscelazione”.

Nella nuova carta del Battistero che sta per uscire, in due drink troviamo la presenza del caffè, anticipa Camila: uno è un twist sul Negroni, realizzato lasciando per 24-48 ore i chicchi di caffè Lavazza Kafa (un caffè Arabica 100%, monorigine Etiopia, molto pregiato) in infusione, affinché donino il loro aroma al liquore, che andrà poi nella ricetta del drink, secondo la classica scansione un terzo di bitter, un terzo di gin (meglio se molto secco, dice Camila), un terzo di vermuth. “Questo è un cocktail alcolico, ma su richiesta è possibile prepararlo anche in versione analcolica, utilizzando i tanti prodotti zero che stanno comparendo sul mercato”.*

Dal gin al whisky, dal rum al vermuth, oramai non c’è uno spirit che non sia stato rivisitato in chiave zero alcol. “Grazie a queste basi – spiega Camila – riusciamo praticamente a miscelare qualsiasi drink in versione analcolica e anche ad applicare le tecniche più moderne ai mocktail”.

Coffee Tonic: il mocktail al caffè che non ti aspetti, in cold brew con un tocco speziato

Sempre dalla nuova drink list, quello che Camila è convinta che sarà il drink più popolare dell’estate è tuttavia il suo Coffee Tonic, un mocktail che unisce la miscela Lavazza Kafa estratta con la tecnica del cold brew, con la tonica e una spruzzata di limone e, a chiudere, uno spray al cardamomo per dare un tocco speziato. È un cocktail, racconta Camila, che, a dispetto della popolarità che ha in paesi come gli Stati Uniti o il Giappone, in Italia incontra ancora un po’ di resistenza per la “sacralità” che ammanta il caffè, in particolare espresso, nel nostro paese: “Ma quando lo faccio assaggiare – dice Camila – lo adorano tutti, perché è piacevole e rinfrescante, così non tornano più indietro e anzi ne ordinano un altro”.

Questo tocco agrumato e quello speziato sono secondo lei il “kick” che rende speciale questo drink e che è alla base della ricetta di un buon mocktail che contenga appunto caffè. “Quando si lavora con un ingrediente così speciale come il caffè – ci racconta Camila – dobbiamo essere capaci di giocare con sapori e texture. Senza dimenticare che il caffè in miscelazione lo possiamo inserire sfruttando diverse tecniche, dall’infusione al cold brew, ma anche in modalità tisana, oppure facendo delle spume. Penso per esempio a un finto cappuccino, con schiuma di latte montata”. Una ricetta meno estiva in questo caso, ma magari la prossima volta, con questa idea di Camila e la ricetta del Training Center Lavazza, il nostro Irish Coffee lo prepareremo in versione “virgin”!

*Bevi responsabilmente; è vietata la somministrazione di alcolici a minori sotto i diciotto anni

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