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I migliori brunch di Milano per il weekend (e non solo)

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Da zona Tortona al centro città, da Isola ai quartieri di Porta Nuova: guida ai migliori brunch per un caffè in uno dei periodi più attesi dell’anno

L’aria di primavera, i risvegli lenti e rilassati, la voglia di convivialità: è il mix perfetto per godersi un brunch a Milano. Uova, pancakes e caffè: il rito che contamina la colazione con il pranzo, tra dolce e salato, comincia da qui. E assume mille sfumature, che colorano il weekend e le mattine più belle della settimana. Dal 15 al 21 aprile a Milano è tempo di Design Week, il momento migliore per respirare l’aria frizzantina delle giornate di primavera scandite dagli eventi organizzati in occasione del Salone del Mobile – tra cui l’attesa nuova edizione del progetto internazionale Alcova, presso Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi – e provare un brunch, magari all’aperto, immersi nell’atmosfera creativa dell’arte e della progettazione. 

Quali sono i migliori brunch da provare a Milano in occasione della Design Week? Ecco la nostra selezione di indirizzi da non perdere, tra un’installazione e l’altra, a spasso tra i vivaci distretti del Fuorisalone 2024 

Base Milano, convivialismo nel cuore di Zona Tortona 

Mostre d’avanguardia ed esperienze immersive caratterizzano il Fuorisalone di Zona Tortona. Qui, nel cuore pulsante della Design Week, si trova Base Milano, che proprio in occasione della settimana più creativa dell’anno inaugura il Brunch con Lavazza. Il nuovo appuntamento è di scena ogni domenica, a partire dal 21 aprile. “Il format del brunch cambia completamente e segue il tema dell’anno di Base, ossia il convivialismo”, spiega Giuseppina D’Alessandro, responsabile della comunicazione. Argomento che viene sviluppato e declinato a seconda delle attività. “Stiamo indagando il concetto di convivialità come motore di cambiamento e bisogno collettivo che si basa su cooperazione, cura reciproca e solidarietà, intesa come pratica di vivere insieme che dà vita a nuovi modelli che offrono scenari alternativi”, racconta D’Alessandro. La cerimonia del caffè e del Brunch con Lavazza al BistroBase è un modo per raccontare questo approccio, questa modalità di stare insieme”, conclude.  

A rendere l’appuntamento ancora più speciale è naturalmente il caffè. Compreso in tutti i menu brunch viene proposto, infatti, il caffè filtro preparato con Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Colombia, dall’aroma fruttato e dal corpo equilibrato, con note di pompelmo, frutti rossi, bergamotto e sentori di miele. Non solo, oltre a caffè espresso, cappuccino, marocchino e latte macchiato, per l’occasione ci sono due speciali Coffetail, gli esclusivi cocktail a base espressi, preparati con Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Cuba, dalle note di mandorle, spezie, cioccolato al latte e un dolce retrogusto vinoso. Tra questi, il Mojito, a cui si aggiunge rum bianco, zucchero di canna, succo di limone, acqua frizzante, menta, limone, ghiaccio. E sulla proposta gastronomica, infine, conclude Giuseppina: “Ci sono vari piatti principali per accontentare ogni palato. Dalle uova proposte in diverse preparazioni – in camicia, fritte o strapazzate – fino al classico avocado toast”.

Flagship Store Lavazza, il brunch del centro che profuma di caffè  

In una posizione centralissima, affacciato su piazza San Fedele, a pochi passi dalla Galleria Vittorio Emanuele II e il Duomo, il Flagship Store Lavazza, in occasione della Milano Design Week propone due novità per accompagnare la proposta del brunch, che qui si declina in Colazione Salata, dalle 8.00 alle 12.00. L’ampio dehors cambierà volto, con un allestimento ad hoc, che interpreterà le suggestioni green di Materia Natura”, il tema del Fuorisalone 2024, diventando un vero e proprio place to be della Design Week. Abbiamo introdotto Mora Azul di 1895 Coffee Designers by Lavazza. La nuova single origin dalla Colombia ha un aroma di caramelle al mirtillo con note di petali di rosa e di gelsomino ed è servito in filtro o cold brew, spiega Sara Niero, Retail Manager Coach e Flagship Store Manager. Dal 15 al 19 aprile, un coffelier Lavazza sarà presente nello Store per preparare questo caffè direttamente al tavolo, sullo Specialty Cart 1895, precisa. Durante il Fuorisalone, è previsto anche un dolce treat di coffee design, ideato anche in omaggio alla Giornata della Terra, in programma il 22 aprile: in tributo di questa importante ricorrenza, verrà proposta Terra di Caffè, una nuova ricetta all’insegna della sostenibilità e della cucina anti-spreco. Si tratta di una dessert in coppa Martini, composto da un crumble salato preparato con i fondi di caffè, gelato al caffè e crema di latte fredda, racconta Sara.

foto di Andrea Guermani

La formula della Colazione Salata? Si può scegliere tra diverse opzioni: il lato dolce del risveglio, costituito da mini-cannoli alla crema, macedonia con spuma allo yogurt e centrifugato fresco, può essere accompagnato da specialità come Uovo e bacon (con due mignon salati, toast avocado e rosetta con culatello e stracciatella) o Uovo e salmone (servito con toast con zucchine, melanzane e provolone, rosetta pomodoro e mozzarella). Per aprire le porte del paradiso, invece, ci sono le Uova in purgatorio, con salsa al pomodoro, peperoni arrosto, quenelle di patate, Parmigiano e pane alle noci tostato.

Deus Café, colazione e brunch all’Isola Design District 

È un’icona del brunch e del lifestyle meneghino made in Isola, uno dei quartieri più cool del mondo secondo Time Out: Deus Cafè, all’interno di un tranquillo cortile della vecchia Milano, è un must del weekend. “Il brand Deus Ex Machina nasce come negozio di vestiti, tavole da surf e moto nel 2006 in Australia, a Sydney, assieme al Caffè. Poi, è stato aperto a Bali e a Los Angeles, quindi nel capoluogo lombardo, racconta il titolare Santiago Follonier. Oggi ci sono 40 locali in tutto il mondo, dall’Inghilterra al Sud Africa, dall’Indonesia a San Paolo, dove si respira un’atmosfera divertente e rilassata allo stesso tempo. La filosofia che anima il brunch del Deus? Abbiamo fatto un mix, tra colazione tardiva e pranzo, mantenendo alcune proposte tradizionali – come hamburger, uova e bacon – assieme a piatti come gli spaghetti o i paccheri al pomodoro, perfetti per i bambini e per chi non rinuncia alla pasta, spiega Follonier. Per le colazioni, invece, rivisitiamo ciò che si trova nelle location che abbiamo in giro per il mondo, con formule ad hoc, dal caffè e croissant alla fetta di torta con lo yogurt.

E a proposito di colazione, dal 20 aprile, Deus Cafè torna alle origini, ripristinando il rito della moka a colazione: Dalle 10.30 alle 12.00 sarà possibile optare per il caffè Lavazza ¡Tierra! For Planet, una pregiata selezione di Arabica biologica raccolta a mano, servito al tavolo direttamente nella Carmencita. Dalle 12.00 alle 17.00, invece, è l’ora del brunch: Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Brasile in estrazione espresso, o caffè americano con Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Colombia accompagnano specialità alla carta che vanno dal Bagel fatto in casa, con salmone affumicato e cream cheese, songino ed erba cipollina, al Pulled Pork burger, con ‘nduja, crauto rosso, pomodoro, lattuga, cipolla fritta e salsa Cheddar. 

Pandenus Gae Aulenti, pancakes tra i grattacieli di Porta Nuova 

Restiamo in zona, in un punto di passaggio strategico tra i distretti di Isola e Brera, centri nevralgici del Fuorisalone. Qui, tra gli avveniristici grattacieli di Porta Nuova e piazza Gae Aulenti, si trova uno dei locali firmati Pandenus, concept contemporaneo di bistrot e bakery di quartiere, con un menu curato dallo chef Enrico Bartolini, tre stelle Michelin al ristorante che porta il suo nome al Mudec. Un ampio dehors affacciato sulle rivoluzionarie architetture del quartiere e sulla Biblioteca degli Alberi, il parco progettato da Petra Blaisse e Piet Oudolf dello studio Inside|Outside, è lo scenario perfetto per il brunch di questa insegna dal nome milanesissimo, che fa riferimento al pane di noci, specialità del locale. Ecco allora una proposta alla carta che spazia dai pancakes con sciroppo d’acero e topping del giorno alla macedonia di frutta fresca, yogurt e granola, dalle brioche a formule ad hoc come Roma, avocado toast con pane alle noci, cetriolo, salmone, uovo all’occhio di bue e spinacino, o Meatpacking, hamburger di manzo piemontese con pane di produzione propria, con insalata, pomodoro, salsa speciale e contorno di patate. Non mancano le insalate, dalla classica Caesar alla Nizzarda, le centrifughe e caffè particolari come “l’espresso leccese”, con ghiaccio e sciroppo di mandorla. Viene servito nel bicchiere, proprio come in Salento.  

Principe di Savoia, il brunch tra Porta Venezia e Dropcity  

Si chiama Dropcity il progetto a cavallo tra design e architettura, che prende vita tra stampe 3D e mostre, che si sviluppa sotto quindici tunnel della Stazione Centrale. Un cantiere “in progress”, per citare il tema di quest’anno, che nel corso della Design Week si animerà con conferenze, installazioni, dj set e concerti. Tra gli spazi alternativi di Dropcity e il Porta Venezia Design District, il Fuorisalone che celebra l’unicità e la diversità, ci si imbatte nella magnificenza dell’Hotel Principe di Savoia, storico cinque stelle lusso della Dorchester Collection in piazza della Repubblica. Ogni domenica qui viene proposto uno dei migliori brunch di Milano. Così, nelle eleganti sale del ristorante Acanto, il rituale del fine settimana si declina come un pranzo in famiglia. L’atmosfera è quella conviviale del ritrovo attorno alla tavola, coccolati da una flûte di champagne di benvenuto.

Ad accompagnare il tutto, le piacevoli note della musica jazz dal vivo. La proposta food è suddivisa in cinque isole tematiche: dagli antipasti alle ricette vegetariane, dalle ostriche ai crudi di mare, fino alla panetteria con ampia scelta di formaggi e salumi dop. Non mancano le creazioni espresse dello chef Matteo Gabrielli, a scelta un primo del giorno caldo, con una selezione di piatti a base di prodotti stagionali, e la proposta dolci curata dal pasticciere Beniamino Passannante. Un brunch perfetto per le occasioni speciali. 

God Save The Food, il brunch a Brera è cool  

God Save The Food si affaccia su piazza del Carmine, uno degli angoli più belli e caratteristici del Brera Design District, tra i distretti più iconici della settimana del design, dove la parola d’ordine è sostenibilità. Qui, infatti, il Fuorisalone è fortemente vocato all’arte e a tematiche green, e prende vita tra eleganti showroom, spazi all’aperto e boutique. Presente anche nei distretti di Porta Venezia e Tortona, God Save The Food è diventato un grande classico da scegliere per il brunch domenicale a Milano, all’insegna della healthy tasty life. Da provare? Una delle declinazioni del Club Sandwich, servito con patate al forno e salsa rosa: oltre alla versione classica, ecco intriganti proposte come il GSTF Salmon & Guacamole, preparato con pane in cassetta integrale, salmone affumicato, cream cheese, guacamole, cetriolini sott’aceto, lattuga romana, senape all’antica, limone e pepe. Non mancano specialità che strizzano l’occhio all’Oriente, come il Wok di pollo e verdure, con riso thai e semi di papavero, ma anche pancakes con frutti di bosco e banane, Croque Madame e Croque Monsieur, uova strapazzate o alla Benedict, hummus e insalate. Per “salvarsi”, non resta che rilassarsi nell’ampio dehors e ammirare gli scorci del pittoresco quartiere di Brera.  

Hygge, il brunch di ispirazione nordica 

Tra i brunch da non perdere a Milano c’è quello di Hygge, diventato famoso anche per aver vinto la puntata a tema di 4 Ristoranti, il noto programma televisivo condotto da Alessandro Borghese.  Il nome di questo indirizzo è di chiara ispirazione nordica e fa riferimento al benessere psicologico e ambientale, a una disposizione d’animo serena. Qui, ça va sans dire, il rito del sabato e della domenica si vive in pieno relax, in tutta tranquillità, dalle 10.00 alle 15.00, in una location piccola e accogliente, tra ampie vetrate e tavoli conviviali in legno. Il profumo degli specialty coffee accompagna la proposta gastronomica: la formula prevede un main dish a scelta tra piatti come Uova strapazzate su pane tostato, asparagi, cipollotto fritto o Rosti di patate con pesto e fagiolini, assieme a due contorni vegetali. Non mancano i dolci: si spazia dal Danish con mele, crema alla camomilla, crumble speziato alla mitica Carrot cake. Il posto perfetto per chi decide di fermarsi a fare il brunch, magari dopo una visita al distretto delle 5Vie. Il consiglio? Prenotate per tempo.  

 

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Una cosa di Ofelè, il brunch nel giardino nascosto 

Una cosa di Ofelè si trova in via Scaldasole ed è il fratello minore di Ofelè, piccola bakery che dispensa caffè e coccole in via Savona, nel cuore di Zona Tortona. Di recente apertura, il secondogenito della famiglia Ofelè è un bistrot dagli spazi ampi, con tanto di giardino nascosto, dove fermarsi per un break gustoso, magari nel corso di una passeggiata tra Navigli e Ticinese. Non a caso, il nome fa riferimento alla tipica espressione milanese di chi ha voglia di fare una pausa: “Ci fermiamo a mangiare una cosa?”. Sorprende quasi sapere che in questo spazio eclettico, arredato con elementi vintage e tavoli di recupero, un tempo sorgeva un convento. Uno spazio che oggi diventa l’emblema della convivialità, soprattutto nel corso del brunch, con un menu che varia ogni settimana. A scelta, pancakes, torte fatte in casa, pasta fresca… Tutto ciò che serve per iniziare al meglio (e con gusto) la giornata.  

Pan Milano, quando il brunch diventa un must  

Nei pressi di piazzale Susa, da provare il brunch di Pan Milano, bakery con cucina di ultima generazione, perfetto per chi cerca una location in una zona più defilata, anche se molto frequentata dagli universitari. Nato dall’esperienza di Alice Yamada e dello chef Yoji Tokuyoshi (alla regia di Bentoteca, noto ristorante giapponese della città), questo giovane indirizzo di ispirazione nipponica rappresenta un nuovo classico della scena gastronomica meneghina, dove il brunch è diventato in poco tempo un must. Da non perdere il mitico Shoku-Toast, il toast fatto con lo Shokupan, il soffice pane al latte giapponese, ma anche la rilettura orientale di “pane, burro e marmellata”, in chiave di Shokupan, burro e anko (tipica confettura nipponica a base di semi di fagioli azuki). Non mancano specialità come l’Avocado Toast, la Pappa al Pomodoro e gli originali Croissant Strapazzati, due croissant schiacciati ripieni di uova strapazzate, prosciutto cotto, formaggio Comté e pepe sansho. Se volete provarli il consiglio è di arrivare presto: vanno letteralmente a ruba. 

Officina Milano, brunch in un angolo inatteso dei Navigli  

Sorprende non poco questo angolo della vecchia Milano in zona Navigli. Tra cortili caratteristici che si inanellano e riportano indietro nel tempo, ecco Officina Milano, un locale dove l’atmosfera vintage scandisce le ore, perfetto per godersi il relax e il risveglio del weekend, tra poltrone, divani, quadri e motori. Uno spazio dai mille volti, che la domenica mattina, dalle 12.00 alle 16.00, propone il brunch. La formula include soft drink, champagne o calice di vino a scelta, ma anche caffè, tè e succhi di frutta. C’è un piatto del giorno preparato al momento, che cambia secondo stagione, mentre specialità come raclette, tartare di pesce e di carne si trovano sempre. La scelta è ampia e accontenta tutti i palati: basta farsi prendere per la gola dai ricchi buffet, che sfoggiano primi piatti, secondi, contorni e dolci. Cosa chiedere di più? 

 

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