Abbiamo chiesto al celebre maître chocolatier perché questa è una liasion che funziona e qual è il cioccolatino migliore da abbinare al caffè
È il matrimonio perfetto, una storia d’amore intensa e avvincente su cui nessuno avrà mai nulla da obiettare. Quella tra caffè e cioccolato è una liaison che funziona in maniera autentica e spontanea, capace di regalare al palato attimi di pura felicità. Ma cos’hanno in comune questi due elementi (solo apparentemente) lontani? In occasione della giornata mondiale del cioccolato del 7 luglio, noi di The Blender lo abbiamo chiesto a Guido Gobino, celebre maître chocolatier piemontese.
La degustazione d’autore da Guido Gobino
Un punto di riferimento quando si parla di caffè e cioccolato è sicuramente Guido Gobino: “Quello del cioccolato con il caffè è un piacere che tutti condividiamo ma che, se ben studiato, può suscitare sensazioni nuove e ancora più stupefacenti al palato”, spiega. “Come sempre, la ricerca e la conoscenza della materia prima è il tema centrale. Ogni cacao, così come il caffè, ha molteplici caratteristiche e unicità aromatiche. È importante decidere su che aspetto ci si desidera concentrare: se si vogliono esaltare o contrastare aspetti come l’acidità o seguire invece il profilo aromatico del caffè ed esaltarne le possibili note speziate, floreali o fruttate. La mia idea di abbinamento perfetto si concentra sulla sensazione del palato pulito e soddisfatto, senza la necessità di dover aggiungere o togliere nulla”, illustra il chocolatier.
“Nel nostro laboratorio di produzione, in via Cagliari a Torino, ospitiamo visite guidate per privati e studenti (sopra i 12 anni), seguite da una degustazione di nostre specialità. Il percorso è un viaggio immersivo nel mondo della produzione del cioccolato, attraversando tutta la filiera sia del cacao che della nocciola tonda gentile trilobata. Si ha la possibilità di assistere alla produzione del cioccolato a partire dalla fava”, continua. Nella Bottega di Via Lagrange a Torino e in Corso Garibaldi a Milano, Guido Gobino offre tre diverse esperienze di degustazione guidata, due delle quali accompagnate da una o più bevande. Se ordinate un caffè? Vi verrà sempre servita una tazzina della miscela 1895 Coffee Designers Lavazza by Lavazza assieme a un cioccolatino come il Tourinot, omaggio alla città sabauda e simbolo dell’arte di Gobino, che rivisita così il classico gianduiotto: un prodotto da 5 grammi, che si può mangiare in un unico boccone, più raffinato ed elegante, preparato secondo il metodo originale dell’estrusione, senza stampi. Un piacere unico e intenso… proprio come il caffè.
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Non solo in pasticceria o in caffetteria, ma anche nei ristoranti è possibile trovare il felice abbinamento caffè e cioccolato. Soddisfa i palati più esigenti, per esempio, il servizio che i fratelli Cerea propongono a fine pasto al ristorante Da Vittorio, tre stelle Michelin a Brusaporto (Bergamo). Qui si può vivere l’esperienza dell’espresso al tavolo: un autentico rituale, dove il caffè viene preparato grazie alla Flair, l’innovativo metodo di estrazione che permette di degustare un espresso realizzato sul momento e di fronte ai commensali. Oltre a caffè come Cocoa Reloaded 1895 Coffee Designers by Lavazza, si può degustare la monorigine Calima 1895 Coffee Designers by Lavazza, dall’aroma dolce, con note di litchi e papaia. Il tutto viene servito assieme a una selezione di Carati, la linea di cioccolatini firmata Da Vittorio e Davide Comaschi, che nel 2013 si è aggiudicato il titolo di campione del mondo al World Chocolate Masters di Parigi.
