Espresso Martina: curiosità e twist di uno dei cocktail più bevuti al mondo
Artwork: S.Brillarelli; foto per gentile concessione di Gucci Garden 25Al Gucci Giardino 25 di Firenze si può ordinare una rivisitazione del cocktail classico moderno con lo specialty blend Cocoa Reloaded 1895 Coffee Designers by Lavazza*
È dal 1983 che il drink a base di caffè più famoso in assoluto riempie i banconi dei bar. Una storia di longevità moderna, di popolarità, caduta e ritorno come si può registrare in pochi altri casi nella storia della miscelazione. Oggi è tra i cocktail più bevuti nei bar al mondo secondo la rivista britannica Drinks International e non sembra affatto intenzionato a scomparire, anzi: ogni anno la sua popolarità cresce e prende nuove forme, nuovi twist, guadagnandosi sempre di più lo spazio che merita, tra clienti, ma oggi anche tra i bartender.
Un caso di twist molto ben riuscito è quello dell’Espresso Martina, che viene servito a Firenze da Gucci Giardino 25. Creato dalla bartender Martina Bonci, è un’unione di whiskey, più precisamente un bourbon infuso alla fava tonka, liquore di cacao, sciroppo alla vaniglia e lo specialty blend Cocoa Reloaded 1895 Coffee Designers by Lavazza in estrazione espresso, “una miscela di pregiati caffè di specie Arabica e Robusta provenienti da piccole piantagioni del Brasile, della Colombia e dell’India selezionati dal nostro coffee designer Cristiano Portis – specifica la coffelier presso 1895 Coffee Designers by Lavazza Stefania Zecchi. E aggiunge: “Il corpo è pieno, morbido e vellutato, il retrogusto è piacevole e prolungato. Come ingrediente di un cocktail, lo specialty blend Cocoa Reloaded 1895 Coffee Designers by Lavazza diventa il protagonista grazie alla nota aromatica di cioccolato dominante e i sentori di spezie e scorza di agrumi“.
“L’abbiamo creato perché avevamo moltissime richieste” ci racconta Martina. “È nato come un gioco, come una gag con il mio nome, ma oggi è uno dei cocktail più venduti e apprezzati che abbiamo.”
E, per quanto riguarda il gusto, dice: “Volevo che si esaltassero le note del caffè, che il caffè fosse il vero protagonista, con le sue note profonde di cacao e tostatura. Lavorandoci ho capito che fava tonka e vaniglia ne aumentavano le potenzialità e che non sarebbe servito un liquore di caffè. E siamo riusciti a farne anche un discorso di sostenibilità, perché lo sciroppo di vaniglia viene fatto con gli scarti dei baccelli di vaniglia usati dalla cucina e la garnish con i fondi di caffè esausti.”
Rispetto ad altri, il cocktail con il caffè ha una data di creazione abbastanza precisa, il 1983. Nato a Londra, al Freds Club, dalle mani del bartender Dick Bradsell, uno dei bartender moderni più famosi di sempre, la sua storia parte da dove spesso partono le storie dei drink, dai clienti abituali.
La storia narra che una cliente, nei supersonici anni ’80, si sia avvicinata a Dick Bradsell in un dopocena e gli abbia chiesto un drink che la svegliasse e “in grado di scuoterla“. Così è nata la ricetta, con la vodka, naturalmente, che negli anni ’80 era al massimo del suo mercato internazionale -soprattutto anglosassone-, il liquore di caffè, un po’ di zucchero liquido e un caffè espresso appena fatto. Il tutto viene shakerato e guarnito poi con tre chicchi di caffè.
Come dicevamo, e come è facile intuire se si pensa alla Londra da bere degli anni ’80, il drink ha avuto immediatamente una fortuna smisurata: gli ordini fioccavano, espandendosi a macchia d’olio in quasi tutti i bar della capitale inglese, dal bar d’hotel a quello più popolare. Generando anche in questo caso l’amore del pubblico e l’odio dei bartender, che nel frattempo avevano cominciato a evolversi e a sperimentare nuovi drink.
Con il calo degli ordini e il soppiantamento della vodka da parte del gin negli anni 2000, questo era già una cosa mezza dimenticata, un drink nostalgico che non si pensava sarebbe tornato più. E invece eccolo qui, tornato in una forma smagliante, con nuovi twist. Un pezzo della mixology mondiale che non può, non vuole e non deve essere relegato. E un drink perfetto da ordinare dopo cena.