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‘Na tazzulella ‘e café: guida per un fine settimana a Napoli

artwork @Simone Brillarelli
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La colazione nel segno della tradizione, il luogo adatto per la pausa caffè nel centro storico, dove bere un drink e dove soggiornare: i nostri consigli dedicati a chi ha in agenda un fine settimana a Napoli

Napoli è “La città più bella dell’universo”. Almeno secondo Stendhal che, di ritorno da un viaggio in Italia, scrisse così tra i suoi appunti: “Parto, non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo”.

Basta un weekend per essere d’accordo con lo scrittore francese. Napoli è una città dalle mille sfumature, vivace e accogliente, dove il caffè è un’esperienza culturale. Perché, se rappresenta un rito in tutta l’Italia, è proprio a Napoli che la tazzulella assume un’importanza sociale. È qui che il caffè si fa sospeso, che diventa qualcosa di sensoriale. È sempre qui che ci si lascia guidare dal piacevole aroma delle caffetterie per andare alla scoperta di strade, vicoletti, piazze, palazzi, murales, teatri e quanto di più straordinario possa offrire questa città, oggi più in voga che mai. Napoli, infatti, è in piena fase di rinascita identitaria, culturale e artistica, in uno spirito nuovo e sorprendente di ripartenza e innovazione.  

Per tutti questi motivi, un weekend a Napoli è sempre la scelta giusta. Ecco allora i nostri consigli per il rituale del caffè in ogni momento della giornata: dalla caffetteria storica in cui scoprire il fascino della Cuccumella al misterioso club provato per voi dove la coffee experience incontra l’arte della miscelazione.  

Gran Caffè La Caffettiera

Si comincia dalla tradizione: la Cuccumella

Il Gran Caffè La Caffettiera si trova in piazza dei Martiri, dove da oltre 30 anni accoglie locals e turisti che apprezzano l’arte della preparazione del caffè. “Il nostro ingrediente speciale è uno solo: l’ospitalità” – ci racconta il patron Guglielmo Campajola. “Portiamo il consumatore alla scoperta del momento del caffè, una vera e propria esperienza che comincia dalla colazione”.

A colazione, dove bisogna rigorosamente sedersi e assaporare ogni istante in tutta calma, c’è chi sceglie le sfogliatelle da abbinare a un espresso dal profumo intenso come Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Colombia, una miscela di Arabica lavato colombiano unica nel suo genere poiché contiene caffè della regione di Meta, dove la Fondazione Lavazza sostiene gli agricoltori per il ripristino delle piantagioni. A dirla tutta, però, si consiglia di venire qui perché “Ancora oggi il caffè è preparato con la tradizionale caffettiera napoletana, la Cuccumella. – ci spiega Campajola. Che aggiunge: – Per assaporare questo rito prepariamo la caffettiera napoletana con la miscela sostenibile Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Brasile Extra Intenso, la stessa utilizzata per un dolcetto particolare che ben si presta: il nostro Babamisù, dove il babà non è aromatizzato e segue la ricetta del tiramisù”.

Bar Brasiliano

Un caffè in Galleria Umberto I

Con la sua struttura in ferro e in vetro, i decori con le imponenti statue e gli affreschi, la Galleria Umberto I di Napoli è una maestosa costruzione del XIX secolo di fronte al San Carlo e a ridosso di piazza Plebiscito. Una tappa fondamentale, dove alzare la testa, perdersi nella magnifica cupola e poi fermarsi per un caffè.

Tra le caffetterie, il Bar Brasiliano ha più di cento anni di attività. “Per una pausa qui in Galleria suggeriamo il nostro fiore all’occhiello: il Caffè Brasiliano” – ci racconta Ciro, il proprietario. In cosa consiste? “Una cremina di zucchero e caffè che si unisce a schiuma di latte e cacao, tutto in una tazzina di vetro in cui versare un caffè espresso, miscela Lavazza Gran Espresso, quella che abbiamo da sempre, corposa e decisa”. Con cosa si abbina? “Sfogliatelle e babà, naturalmente, di nostra produzione. Oppure la nostra crostatina al limone: una delizia che realizziamo nel nostro laboratorio”. Da provare.

Cisterna cafè & bistrot

Pausa pranzo in centro storico

Napoli è sinonimo di ospitalità e il caffè è sinonimo di condivisione. Dal 2018 c’è un bistrot, nel cuore del centro storico, che unisce perfettamente questi due aspetti. Cisterna cafè & bistrot, in via Cisterna dell’olio, nasce dal desiderio di creare uno spazio di incontro e di condivisione mentre si assiste ad eventi, si sorseggia un calice di vino o degustano materie prime di alta qualità.

“Il bistrot nasce da un cambio di vita: ho lavorato per anni nella finanza poi, dopo un anno in viaggio in giro per il mondo, abbiamo deciso, io e Alfredo, di aprire il locale” racconta a The Blender Claudia, co-proprietaria. In menu, primi e secondi piatti di carne o di pesce o tagliere misti. Per concludere in dolcezza, consigliatissimo il Madeleine tiramisù, “una rivisitazione del dolce con spuma di mascarpone e salsa al caffè”.
ph credits: Luminist, Napoli

Luminist Cafè & Bistrot

Brunch “slow” al Luminist

Luminist Cafè & Bistrot è il progetto parte dei servizi di ristorazione delle Gallerie d’Italia di Napoli a cura dello chef Giuseppe Iannotti, che si distingue per le sue scelte innovative in grado di raccontare l’eccellenza campana. Al piano terra, con ingresso da via Toledo, si entra all’interno della caffetteria e bistrot mentre all’ultimo piano del palazzo, nella suggestiva terrazza panoramica con vista sul Golfo di Napoli e sulla Certosa di San Martino, ci sono il lounge bar e il ristorante fine dining con i piatti à la carte. Ma è proprio al piano terra che il rituale del caffè si fa particolarmente speciale. “Un’esperienza da tenere in considerazione per conoscere sapori e aromi inaspettati è quella del brunch con il caffè filtrato. A cominciare dal metodo Chemex, per vivere il rituale del caffè in modo differente, in modalità slow” spiega Carmela Maresca, barlady del locale e coffee expert.

Aggiunge: “Per il brunch, che facciamo tutti i giorni, la miscela che consiglio è Calima di 1895 Coffee Designers by Lavazza. È una single origin proveniente dalla Colombia che segue un processo di doppia fermentazione: il risultato in tazza è un gusto dolce, che richiama note di litchi e di papaya, che sta benissimo con le proposte food pensate proprio per il brunch come i nostri croissant salati, come quello al salmone o con le alici, l’avocado toast, la nostra carta delle uova”.
Dario Tortorella, L'Antiquario

L’Antiquario

Caffè e mixology: L’Antiquario

“L’Antiquario è un locale che ha qualcosa di vivo al suo interno, è inspiegabile ma si sente un’anima tra queste mura. Nessuno ha mai capito cos’è ma è percepibile e spiazzante”. A raccontarcelo è Dario Tortorella, bartender del primo locale di Napoli inserito nella classifica dei World’s 50 Best Bars 2022. A Chiaia, là dove c’era un negozio di antiquariato ora c’è un locale che richiama i misteriosi speakeasy in cui il caffè è tra i protagonisti della drink list: “Il caffè è miscelazione da sempre, ha un potenziale aromatico incredibile”. Cosa scegliere? Tra i cocktail proposti c’è anche Gianni, una creazione proprio di Tortorella a base di Cognac, latte di mandorla e Lavazza La Reserva de ¡Tierra! Colombia in parti uguali a cui aggiungere un cucchiaino di liquore all’arancia. Da sorseggiare tra le luci soffuse e gli arredi retrò di questo locale fuori dal tempo, per l’aperitivo o per il drink del dopocena.

Grand Hotel Parker’s

Dove dormire: Grand Hotel Parker’s

Si dice che sia l’hotel più antico di Napoli, si ha la certezza che qui abbiano soggiornato anche Virginia Woolf e Oscar Wilde. Dal Grand Hotel Parker’s si può ammirare una vista impareggiabile e uno dei più bei panorami al mondo, da Posillipo al Vesuvio attraversando tutto il golfo. Una delle terrazze è annessa al George's Restaurant, l'unico a Napoli con due stelle Michelin, guidato dallo chef Domenico Candela. Da segnalare all’interno del cinque stelle anche lo storico Bidder Bar, all day dining dove concedersi un momento di relax tra i piatti tipici dello Chef Vincenzo Fioravante e i drink del bartender Antonio Boccia.

“Dal 1870 il Grand Hotel Parker’s incarna l'eleganza di altri tempi, accogliendo i suoi ospiti con l'irresistibile calore dell'ospitalità napoletana. Tuttavia, questo capolavoro di ospitalità non sarebbe completo senza un elemento fondamentale: il caffè" racconta a The Blender Giovanni Torre Avallone - Chief Experience Officer e Owner. È anche nel caffè, dunque, che il prestigioso albergo manifesta la sua unicità. Il Grand Hotel Parker’s ha infatti 1895 Coffee Designers by Lavazza come caffè “ufficiale”, nei menu dei ristoranti, nei bar e nelle sue migliori modalità d’estrazione, dall’espresso alla moka, che, come nel caso dello specialty blend Noble Volcano 1895 Coffee Designers by Lavazza, ne esalta gli aromi più nobili. “La collaborazione tra il Grand Hotel Parkers e 1895 Coffee Designers by Lavazza celebra il passato, abbraccia il presente e guarda al futuro. Offre un'esperienza indimenticabile che unisce tradizione, innovazione e autenticità. Ogni tazzina di caffè qui servita è un viaggio nel tempo, un'immersione nelle autentiche radici del caffè e nelle tecniche artigianali che lo rendono unico” conclude Giovanni Avolio, Food & Beverage Manager. Un motivo in più per soggiornare in questa esperienza.

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