Irish Coffee: storia, curiosità e rivisitazioni del cocktail al caffè più famoso al mondo

Quando arriva il 17 marzo, giorno di San Patrizio, in Irlanda tutto si colora di verde. Entrando nei pub irlandesi non manca mai quel dolce sottofondo del profumo del caffè: caldo e avvolgente, è il profumo di un Irish Coffee in preparazione. Per chiunque entri in un pub irlandese, magari per rifugiarsi dalla pioggia, che tendenzialmente manca di rado, certamente la prima proposta che balza all’occhio sul menù sarà proprio questo cocktail corroborante servito in tazza, a base di whiskey irlandese (ovviamente!) e caffè, che è una delle bandiere nazionali.  

La leggenda narra che… 

…il primo Irish Coffee fu preparato nei pressi dell’aeroporto di Foynes negli anni Quaranta, quando un volo transatlantico dovette fare un atterraggio di emergenza a causa del brutto tempo. “Il caldo abbraccio dell’Irlanda accoglieva gli stanchi viaggiatori, e il capo barista Joe Sheridan decise di creare qualcosa di speciale per riscaldare i loro cuori”, inizia così il racconto di Alessandro Cocco, manager del Training Center Lavazza che certamente di Irish Coffee ne ha preparati tanti nella sua carriera (di seguito anche la ricetta della sua rivisitazione). “Nacque così questa deliziosa fusione di caffè, whiskey, zucchero e panna, che da allora è diventata un simbolo dell’ospitalità irlandese”, continua il coffee expert. E il nome? Anche quello fa parte della stessa leggenda: pare che qualcuno dei passeggeri del volo abbia domandato al barista Sheridan “è un caffè brasiliano?” e che lui abbia prontamente risposto: “no, è un caffè irlandese”. Traducendo, Irish Coffee, ed ecco spiegato anche il nome. 

Va detto anche che gli stessi irlandesi sono orgogliosissimi di questo cocktail al caffè, che li rappresenta e che portano come una bandiera in giro per il mondo. Per fare un esempio, a due passi da Wall Street a New York, troviamo il The Dead Rabbit, il pub irlandese più conosciuto d’America, che nella sua carriera è stato anche giudicato miglior bar d’America per la classifica The World’s Best Bar. Fondato da Sean Muldoon e Jack McGarry, entrambi di Belfast, oggi è guidato solo dal secondo, ma resta il principale riferimento negli States per l’Irish Coffee.  

Come si prepara un perfetto Irish Coffee

La preparazione ce la spiega Alessandro Cocco, che la descrive come “una danza articolata”: il caffè deve essere rigorosamente caldo, va versato nella tazzina, seguito da una generosa dose di whiskey, che dona al liquido il suo carattere robusto e avvolgente. “Lo zucchero, dolcezza delicata che equilibra il tutto, si dissolve lentamente, creando un mix armonioso – aggiunge Alessandro Cocco -. Ma l’Irish Coffee non sarebbe completo senza il tocco finale, ovvero una corona di panna montata fresca che si posa delicatamente sulla superficie. La panna, come una nuvola soffice, svela il suo segreto al primo sorso, sciogliendosi lentamente nel calore del liquore e del caffè, regalando una sensazione cremosa e avvolgente. Che tu sia seduto in un pub irlandese o nel comfort della tua casa, l’Irish Coffee ti invita a immergerti nella storia e nella tradizione di una terra dove ogni sorso è una poesia che si svela lentamente, come una melodia dolce e avvolgente”. 

“Signature” Irish Coffee: la ricetta

Ma come modernizzare questa bevanda? La risposta ce la dà sempre Alessandro Cocco, che ha elaborato una ricetta per Lavazza, in cui la componente whiskey e panna si vanno ad unire in una golosissima spuma che va a chiudere il cocktail, donando setosità al composto.  

*Bevi responsabilmente; è vietata la somministrazione di alcolici a minori sotto i diciotto anni