Caffè letterari: dove consumare il rito del caffè immersi nella cultura
Fondazione Circolo dei Lettori Torino/ circololettori.itTra locali storici e bar contemporanei, i caffè letterari trasformano il rito del caffè in un’esperienza intellettuale. I nostri consigli, da Nord a Sud, per fare colazione
Se c’è un ruolo fondamentale che il caffè, inteso come bevanda e come luogo di ritrovo, ha giocato nella storia europea è stata la capacità di aggregare le persone. Fino al 1700 la cultura era un tema per nobili che si riunivano in salotti privati, ma con la nascita dei caffè letterari, il dibattito si allargò a molte più persone e il mondo della caffetteria fu il perno attorno cui girò lo sviluppo letterario e politico delle principali città d’Europa. In Italia, il primo caffè letterario aprì a Venezia, Il Caffè all’Arabo nel 1683, e proprio in Piazza San Marco, nel 1720, apriva quello che oggi è il caffè attivo più antico al mondo, il Caffè Florian. Artisti e intellettuali dell’epoca erano soliti frequentare i caffè che, man mano, si sviluppavano lungo tutta l’Italia, andando a segnare una mappa delle nuove correnti di pensiero, oltre che del consumo di caffè.
Oggi in Italia beneficiamo ancora di alcuni dei caffè letterari che hanno fatto la storia culturale del Paese, ma il connubio cultura-caffè si è anche evoluto in format contemporanei in cui il caffè si sorseggia in locali che sono anche librerie, che fanno da sfondo a incontri letterari e dibattiti che mettono al centro la società, il costume e lo sviluppo ai giorni nostri. Scopriamone una parte da Nord a Sud del Paese.
Montagne di Carta, Cogne (AO)
Una baita dove il legno delle pareti si alterna ai libri che popolano questa caffetteria e sala da tè dal netto sapore montano. Qui, tra i dolci da merenda, viene servito il caffè con la panna: un gesto che arricchisce il caffè di gusto, trasformandolo in una pausa davvero speciale. Un piccolo tocco che lo rende un’esperienza unica, in perfetta sintonia con l’ambiente che invita a riflettere, leggere o chiacchierare. E fare cultura sulla montagna, con una selezione approfondita di testi dedicati ai viaggi in altura e guide su percorsi lungo grandi monti e piccoli borghi. È il ritrovo ideale per condividere una conversazione mentre fuori la neve fa da sfondo classico a queste zone, a partire dalla colazione, così come a merenda, quando il caffè è il protagonista di un rituale da condividere in compagnia.
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Caffè Tommaseo, Trieste
Nato nel 1830, Caffè Tommaseo è une degli storici caffè letterari d’Italia in una città che ha una originale cultura del caffè, Trieste. Il locale ha contribuito anche alla storia della letteratura ospitando intellettuali come Umberto Saba e Italo Svevo, che qui scrisse alcune delle sue opere. Ancora oggi Caffè Tommaseo è luogo d’incontro e di cultura in città, che lo ha elevato a monumento storico e artistico, riuscendo ad attrarre anche numerosi turisti che si siedono qui per sorseggiare un caffè, tra le architetture che, da sole, raccontano storia e cultura.
Vez, Venezia Mestre
Chi, più di una biblioteca, può far scattare la scintilla della cultura? Ma non tutte riescono a farlo attorno a un buon caffè come nel caso della Vez, la Biblioteca Civica di Venezia nella sua sede di Mestre. Questo luogo, appena rinnovato e ridefinito negli spazi, è un centro generatore di cultura, fatto di sale di lettura e aree destinate all’aggregazione attraverso i giochi di società oltre che aree per bambini. Tra le novità del 2024, il giardino e la caffetteria, in cui è possibile godere del rito del caffè con in mano un libro. Se pensiamo al futuro del caffè letterari, questa è un’evoluzione ideale in cui il caffè fa davvero la differenza.
Caffè Florian, Venezia
Era il 29 dicembre 1720 e Floriano Francesconi apriva quello che oggi è la caffetteria più antica del mondo. Nessuno all’epoca sapeva cosa sarebbe diventato il Florian, ma da subito era evidente come il fermento culturale e politico fosse il brusìo fisso di questo posto, in cui artisti e politici si riunivano davanti a una tazza di caffè per costruire nuovi pensieri. Una colazione o una pausa al Florian è un’esperienza unica per chiunque subisce il fascino della storia e della cultura italiana.
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Barney’s Circolo dei lettori, Torino
Quello del Circolo dei lettori di Torino è forse una delle realtà culturali più vive in circolazione, al quale si accosta, nella Torino del caffè, il Barney’s Bar, lo spazio dedicato al ristoro all’interno del Circolo. Luogo di eventi culturali, tra le mure settecentesche di Palazzo Graneri della Roccia, è a tutti gli effetti un caffè letterario, dove poter fare colazione a palazzo e condividere il rituale del caffè in un luogo a dir poco affascinane. Ancora, dove immergersi tra letture e discussioni legate alle arti contemporanee, proprio davanti a un caffè, o dove venire a studiare tra amici e compagni di università, davanti a un caffè o un cappuccino e una fetta di torta.
Caffè Al Bicerin, Torino
Oltre 260 anni di storia della caffetteria che, ancora oggi, porta avanti il compito di preservare la cultura, il buon gusto e la bellezza tipici di un caffè letterario. A elevare agli onori Al Bicerin è l’invenzione che ha dato origine all’omonima bevanda, il Bicerin appunto, un insieme di caffè, cioccolato, latte e sciroppo che veniva – e viene ancora oggi – servito in speciali bicchieri di vetro. Il successo fu tale da diventare il rituale di tutti i torinesi, ormai disponibile in tutte le caffetterie della città della Mole. Ancora oggi è possibile fare una pausa seduti a uno dei tavoli di marmo nella penombra di un ambiente che ha fatto la storia, ma è a suo agio nel servizio del caffè dei giorni nostri.
Giubbe Rosse, Firenze
Aperto nel 1897, questo caffè è una delle attività ristorative più antiche di Firenze, riconosciuto come bene culturale, e quindi tutelato, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La storia lo ha visto come base di diversi movimenti intellettuali italiani, attraverso la voce di Habitué del calibro di Montale o Saba. Giubbe rosse ha riaperto quest’anno con un servizio di caffetteria e di ristorazione che permettono di godere di questo storico locale a tutte le ore, dalla colazione, a cena. Il tutto nello scenario frizzante di Piazza della Repubblica.
Caffè dell’Ussaro, Pisa
Il valore dei caffè letterali come promotori di cultura e sviluppo del pensiero è indiscusso, prova ne è anche il Caffè dell’Ussaro, terzo caffè più antico d’Italia (aperto nel 1775) e che ospitò il primo Congresso Italiano degli Scienziati, nel 1839. Situato nel lungarno pisano, tra le mura di Palazzo Agostini, una struttura del 1400. Fu la culla delle idee illuministe e risorgimentali di Pisa. Tutt’oggi il Caffè dell’Ussero è una tappa imperdibile per chi passeggia ai lati del fiume Arno e vuole concedersi una buona pausa caffè, magari accompagnata da un pasticcino.
Antico Caffè Greco, Roma
Proprio prima dell’Ussero di Pisa e dopo il Florian di Venezia fu il momento del Caffè Greco, datato 1760 e con sede nella nota via dei Condotti. Sono centinaia i personaggi di spessore culturale che hanno consumato un caffè in questo locale. Lo spazio sembra quello di un museo, con oltre trecento opere d’arte affisse e l’Omnibus, una delle sale più preziose del Caffè, che attrae e ammalia migliaia di visitatori dal mondo, alla ricerca della bellezza italiana che, in posti come questo, si può vivere nella ritualità di un caffè.
Ubik, Benevento
Fare cultura attraverso l’inclusione. Forse sono questi i caffè letterari del presente, quelli che nascono oggi per rispondere alla società. E forse è quello che fa, a Benevento, la libreria-caffetteria Ubik, nata da poco più di un anno con la voglia di far sostare tutti gli avventori con una buona tazza di caffè, compresi gli Specialty. Un’area ex industriale rinnovata per fare cultura. Niente a che fare con gli stucchi e i decori dei caffè letterari del Settecento, Ubik è più contemporanea realtà aperta agli intellettuali urbanizzati dei giorni nostri.
ScottoJonno, Napoli
Una libreria aperta al pubblico in un luogo iconico: la Galleria Principe di Napoli. Una struttura da cui, dopo un accurato restauro dopo cento anni di abbandono, sono riemersi stucchi originali, dettagli liberty e art noveau che rappresentano la parte affascinante di ScottoJonno, un grande spazio di cultura e gastronomia che restituisce alla città una porzione di bellezza di cui era stata privata. Oltre la libreria, cuore della struttura, uno spazio suddiviso in due piani in cui è possibile fare diverse esperienze gastronomiche. La colazione è fatta di strummolo, sommacco e dolci home made che arricchiscono un momento in compagnia di un buon caffè. Ma si può terminare a tarda sera con un drink al cocktail bar. Tanto la libreria la troverete aperta anche a tarda notte.
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Gran Caffè Gambrinus, Napoli
Nato come Gran Caffè, negli anni dell’Unità d’Italia, diventa Gran Caffè Gambrinus nel 1890 dopo una ristrutturazione che lo rende uno dei locali pubblici più affascinati della penisola. Qui è possibile vivere l’esperienza del caffè napoletano, capendone l’importanza e la ritualità di un momento di condivisione. Ad oggi Gambrinus con le sue sale e il servizio impeccabile rimane il caffè letterario della città partenopea.
Legatoria Prampolini, Catania
Un’attività nata come libreria nel 1894 – la più antica di Sicilia – è diventata ai giorni nostri un favoloso caffè letterario, grazie al genio di due sorelle imprenditrici che hanno unito il culto della lettura al gusto del caffè. Uno spazio pensato per accogliere e far sostare persone che vogliono leggere un libro o incontrarsi tenendo tra le mani una tazza di caffè fumante, magari Specialty, grazie alla selezione che comprende anche torrefattori che si trovano alle pendici dell’Etna. Insomma, Legatoria Prampolini è una tappa obbligatoria per chi, intorno alla pausa caffè, cerca di costruire sempre una piccola storia a ricordo del momento.