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Ecco perché tutti vogliono fare colazione fuori casa

artwork @Simone Brillarelli
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Abbiamo sentito i baristi delle città simbolo dell’espresso e raccolto i dati di un’indagine sul nostro rapporto con la colazione al bar. La bevanda più richiesta? Il cappuccino. Non mancano le nuove abitudini, come le bevande vegetali

La colazione è un elemento sociale. E se parliamo di colazione in Italia, vogliamo dire colazione al bar, punto di riferimento riconosciuto per la socialità”. Così scrive lo chef catalano Ferran Adrià in Colazione Italiana, uno tra i volumi (questo in collaborazione con Lavazza) che compongono Bullipedia, enciclopedia dell’alta ristorazione nata per volontà dello chef. Nulla di più vero: in Italia la colazione fuori casa è un rito sociale, un momento in cui ci si concede un “little treat”, ovvero quella coccola per iniziare la giornata con un momento di gratificazione personale. Lo dimostrano anche i dati di un’indagine che approfondisce il rapporto tra gli italiani e la colazione al bar, condotta a fine febbraio 2025 dall’Istituto di ricerca Eumetra per conto di Lavazza e diffusa in occasione della presentazione del viaggio sensoriale di Lavazza Tales of Italy, la nuova collezione di miscele ispirata a quattro città: Milano, Venezia, Roma e Napoli. Non solo. Oltre ai risultati dell’indagine, noi di The Blender abbiamo raccolto le voci di alcuni baristi proprio di queste quattro città iconiche dell’espresso italiano. Voci di chi, ogni giorno, ci accompagna nel rituale irrinunciabile della colazione. Andiamo nel dettaglio.

La colazione italiana è la colazione al bar: i risultati della ricerca

Dall’indagine condotta su 1800 intervistati emerge come la colazione fuori casa sia un’abitudine consolidata per la maggior parte degli italiani. Il 98% delle persone dichiara di fare colazione ogni giorno, l’85% sceglie di farlo fuori casa. Il 66% degli intervistati considera la colazione fuori casa un momento di piacere e di socialità: la social breakfast (occasione per stare in mezzo alla gente e condividere esperienze proprio mentre si fa colazione, qui per saperne di più), è infatti un fenomeno in crescita.

Dove si preferisce fare colazione? Al primo posto si trovano i bar (59%), seguiti dalle pasticcerie, quel posto dove concedersi una pausa preziosa e ricercata (come spiegano i più importanti pastry chef a noi di The Blender).

Sì, ma con quale bevanda si sceglie di fare colazione? In Italia, il cappuccino è sicuramente la più richiesta a colazione (34%), segue l’espresso (27%), che resta la bevanda preferita a Napoli con il 34%, soprattutto nella sua variante più ristretta e intensa. Non solo. Ci sono anche richieste internazionali per via del turismo, fenomeni in crescita a causa del nostro gusto che sta cambiando (come nel caso delle bevande vegetali), senza dimenticare le nostre radici e le nostre tradizioni. Ne abbiamo parlato con i baristi d’Italia.

Le voci dei baristi italiani

Colazione fuori casa a Venezia: una dimensione internazionale

A Venezia il rito della colazione assume una dimensione internazionale, grazie ai tanti turisti che popolano la città” ci racconta Mehdy Di Loreto, barista dello storico In Paradiso di Venezia, caffetteria sul bacino di San Marco e alle porte dei Giardini della Biennale: qui, davanti a un caffè, si ritrovano artisti, intellettuali, critici d’arte tra i più importanti al mondo. “La clientela è esigente, si richiedono varie estrazioni di caffè, tra cui il caffè americano” continua Mehdy, che aggiunge: “Ci sono però anche molte famiglie che desiderano gustare la colazione all’italiana, con espresso o cappuccino accompagnati da dolci classici come cornetti, frolle e altre specialità”.

Conclude: “A Venezia c’è sicuramente una profonda cultura del caffè, soprattutto nei caffè storici della città, dove recarsi non solo a colazione ma anche in pausa pranzo: un ottimo pasto non è completo senza un ottimo caffè, come dicevano sempre i miei genitori”.

Colazione a Milano: le bevande vegetali sono sempre più richieste

A Milano, la colazione fuori casa è un rituale irrinunciabile” ci racconta Mariantonietta Romano, barista di Motta Milano 1928, storico bar in Galleria Vittorio Emanuele II. “Per i clienti abituali è un momento sacro che va oltre il semplice caffè e si estende all’interazione umana, anche attraverso una parola scambiata con il barista, parte integrante dell’esperienza”.

In accordo con i dati dell’indagine, a Milano il cappuccino è la bevanda più richiesta, poi l’espresso, anche se, per colazione “negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom delle bevande vegetali, sempre più richieste non solo per necessità ma anche per gusto e desiderio di sperimentare. Sono nuove abitudini che si riflettono anche nelle scelte alimentari, perché molti clienti accompagnano il cappuccino con brioches vegane”.

La colazione a Roma si fa con l’espresso (e in compagnia)

A Roma si vive la colazione come un momento di pausa dalla frenesia quotidiana, che sa di tradizione e di relax” spiega Gianmatteo Mancini, responsabile del Caffè delle Esposizioni, bistrot contemporaneo e creativo al piano zero di Palazzo Esposizioni Roma. Il barista sottolinea come l’espresso sia particolarmente apprezzato nella capitale, spesso ristretto. “Probabilmente per la vicinanza culturale al Sud Italia”. E poi ancora: “Davanti alla tazzina di caffè a noi romani piace condividere: la colazione è un’occasione per costruire relazioni e creare connessioni”.

Non solo: “Se i romani prediligono l’espresso, i turisti stranieri invece si orientano anche verso altre bevande come il caffè shakerato, anche la mattina, specialmente durante l’estate, considerato come una piacevole bevanda rinfrescante”.

Colazione a Napoli, città della tradizione e del caffè ristretto

A Napoli il caffè è parte integrante della cultura locale. “Per noi ha un sapore di casa”, racconta a The Blender Massimiliano Tortora, barista di Meet Napoli, caffè e ristorante della città campana. Rigorosamente ristretto, il caffè è protagonista della colazione che “Per i napoletani è soprattutto un momento di convivialità, un incontro con la città e con la gente. Attraverso il caffè, a colazione, si compie un’esperienza tanto personale quanto collettiva”.

Non manca un riferimento alla storia e alla cultura della città: “Da noi si parla anche di caffè sospeso, un rito che si tramanda di generazione in generazione, simbolo di solidarietà e condivisione tipico della cultura napoletana. La prima volta che l’ho visto fare ero bambino, ed è una tradizione che ancora oggi mi emoziona”.

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